La genesi del Supertuscan
Prodotto per la prima volta nel 1968, Vigorello è stato il primo di quei vini che il mondo intero conosce come ‘Supertuscan’, termine coniato dal critico di fama mondiale Robert Parker per indicare quei vini, prodotti in Toscana, da uve a bacca rossa internazionali. Il suo uvaggio è prettamente di stampo bordolese e vede Merlot, Cabernet Sauvignon e Petit Verdot ma San Felice, per legarlo ancor più al suo territorio, ha aggiunto nel blend anche una massiccia percentuale (circa il 35%) di Pugnitello, uva autoctona della zona di Siena. Il risultato è un vino dal gusto globale ma con una profonda connotazione territoriale che, grazie al lungo affinamento di 24 mesi in botte di rovere francese, riesce a regalare emozioni fino a 20 anni dopo la vendemmia!
Colore rosso rubino compatto con tenui sfumature granato, al naso svela complessi aromi di ribes in confettura seguiti da sottobosco e spezie, tra cui vaniglia, pepe nero e liquirizia. Assaggio caldo, complesso, molto intenso, mostra una struttura potente ma avvolgente e numerosi ritorni speziati, impreziositi da una freschezza tonificante e un’ottima sapidità. Un vino armonico e molto promettente.
Da grandi grigliate, carne d’agnello e picciole arrostito, è ottimo anche con formaggi stagionati.