Velluto toscano
Quando si parla di Biondi Santi, si prova una sorta di timore reverenziale nei confronti di questa cantina che ha fatto la storia del Brunello di Montalcino. Una cantina storica che affonda le radici nel tempo e nel magico terroir ilcinese, proprietaria di diverse tenute, tra cui quella di Castello di Montepò nei pressi di Pancole, da cui arrivano le uve del Sassoalloro, una bellissima versione di Sangiovese Grosso in purezza, che trasuda territorialità da ogni goccia. Un vino, in un certo senso, nuovo per la tradizione di Biondi Santi, fatto fermentare e affinare per circa 14 mesi in barriques di rovere di Tronçais, uscendo un po’ da quel rigore aziendale dei lunghi invecchiamenti; pronto da bere, praticamente subito, ma con una prospettiva di vita che può arrivare ai 15 anni, il Sassoalloro è un vino estremamente gradevole, morbido ed equilibrato e caratterizzato da tannini estremamente setosi.
Color rubino compatto, che sa di pepe nero, mora e ciliegia sotto spirito, viola, grafite e spunti terrosi. Dal sapore pieno e rispondente, rivela grande equilibrio e tannini morbidi.
Strepitoso sulla finocchiona, perfetto con salsicce e fagioli.