Settembre, andiamo è tempo di migrare...
La famiglia Toro può vantare una tradizione bicentenaria nell'ambito della liquoristica italiana, con ricette che rievocano il fascino dei luoghi, accoglienti ed intimi, dai quali provengono le erbe spontanee selezionate e raccolte da mani sapienti. Siamo alle pendici dei Monti Abruzzesi Morrone e Maiella e proprio da qui proviene la genziana utilizzata per produrre l'omonimo liquore, tra i digestivi più conosciuti ed apprezzati, la cui ricetta è gelosamente custodita e tramandata attraverso le generazioni della famiglia Toro. Una ricetta che parla di tempi lontani e di antichi rituali, rievocando le origini di questo liquore, figlio dei pastori abruzzesi che, durante la transumanza, raccoglievano le radici della genziana per farne una bevanda che li avrebbe accompagnati durante il loro percorso.
Colore giallo ambra luminoso con riflessi bronzati, al naso si esprime con il tipico aroma amaricante della genziana, note di radice e terrose, insieme ad accenni di liquirizia. Assaggio dominato dalla vena amaricante, è comunque bel bilanciato sia dalla percezione calorica dell'alcol che dal delicato residuo zuccherino che aiuta il sorso ad essere più scorrevole, pur mantenendo quella ruvidità che lo contraddistingue.
Ghiacciata a fine pasto è un must che piace a tutti!