Spirito superbo
Omaggio alla città di Genova, dove è prodotto, il Gin Ginuensis nasce dalla passione di tre amici per la distillazione e si ispira ai commerci marittimi delle spezie, che collegavano il porto della città con il resto del mondo. Per questo motivo, tra le botaniche che lo compongono, spicca il lime kaffir, particolarmente utilizzato nella cucina tailandese, seguito da ginepro, coriandolo, cardamomo e cumino, a sottolineare il mondo orientale. Tutte le botaniche vengono fatte macerare singolarmente in alcol neutro e ogni infuso è distillato separatamente, in modo da non perdere neppure una sfumatura aromatica. A completare il tutto c’è un’etichetta esclusiva, creata a mano dal noto calligrafo Luca Barcellona (già creatore per Tequila Espolòn), che per il Gin Ginuensis ha scelto di inserire anche il riccio, a richiamare sia il carattere spinoso, solitamente attribuito ai genovesi, sia l’incontaminata natura ligure.
Trasparente e luminoso, al naso si caratterizza per l’iniziale nota agrumata di arancia, poi toni più speziati di liquirizia e cumino fanno capolino, per poi lasciare nuovamente spazio agli agrumi, ancora più freschi. Assaggio morbido, piacevole e rotondo, sa trovare il giusto equilibrio tra la morbidezza della mandorla tostata e la freschezza del lime, che ne caratterizza anche la lunga persistenza.
Sta bene con tutto, nelle giuste dosi: agile nella miscelazione, è il protagonista perfetto di caposaldi della mixology mondiale, dal Gin Tonic al London Mule.